Il protagonista de La settimana bianca di Emmanuel Carrère – un noir psicologico ambientato in montagna durante la vacanza sulla neve di un gruppo di scolari – è Nicolas, bambino timido e tranquillo, dalla fantasia spiccata seppur zeppa di incubi, con evidenti difficoltà a socializzare con i suoi coetanei. Il tutto amplificato dalla figura di un padre tanto oppressore quanto distante, personaggio secondario ma ben presente nei pensieri che condizionano il figlio e nei fatti che si sviluppano lungo la trama.

“Ero solo, in una casetta in Bretagna, davanti al computer” ha raccontato Carrère parlando di questo suo romanzo breve, da molti considerato perfetto, “e a mano a mano che procedevo nella storia ero sempre più terrorizzato.”
Il racconto, infatti, si distingue per un crescendo di angoscia e per una velata ma costante minaccia che sembra incombere su Nicolas, travolgendo ogni sua possibile difesa. Minaccia che, puntualmente, diventa realtà.

La settimana bianca, edito da Adelphi anche in edizione economica, è una storia raffinata e perturbante, scritta da un autore eclettico di cui ho letto diversi libri, sia di fiction sia di non-fiction, nessuno dei quali mi ha deluso.
Un romanzo capace di entrare appieno nella mente di un ragazzino e degli altri personaggi che gli ruotano intorno, grazie a una scrittura ipnotica e scarna che lascia quasi tutto all’immaginazione.

Buona lettura!

(POST PUBBLICATO LA PRIMA VOLTA il 28 gennaio 2022)