Da un paio di giorni ho chiuso il mio profilo personale Facebook. Così, ora, l’unico social su cui sono attivo è Instagram (@thomas.ruberto). Lo userò con parsimonia, almeno finché ne avrò voglia.

L’ho fatto per vari motivi, ma principalmente perché già da diversi mesi usavo Facebook sempre meno, e sempre meno avevo voglia di perdere tempo a far scorrere il dito su post e immagini, spesso senza il minimo di interesse verso quello che vedevo.

Forse è rigetto, forse è asocialità, forse è il bisogno di disintossicarmi dal dover creare contenuti laddove tutto si brucia in poche ore, come se le nostre esperienze quotidiane fossero fatte solo per essere condivise e offerte agli altri, e non vissute per noi stessi.
Fatto sta che, dopo un breve periodo di maturazione, ho deciso di dare un taglio netto a tutto questo, dimezzando i social in uso – dopo aver abbandonato Twitter anni fa, aver chiuso la pagina Facebook della libreria che gestivo, non aver mai avuto un account Tik Tok, You Tube, Pinterest, Google+, Linkedin o altro.

In ogni caso, per chi mi vuole seguire o contattare sarò sempre presente sul web con il mio sito TOMIS.IT. Di lui sì che fado fiero, sì che m’importa. Lui, e solo lui, resta il mio punto di riferimento, il posto dove continuare a dare sfogo alla mia voglia di scrittura e a raccontare luoghi, libri e storie.
Oggi più che mai.

(La foto che accompagna il post è tratta da internet)